La toponomastica di Napoli dai Borbone ai Savoia

La toponomastica napoletana ai dati degli studiosi e dei revisionisti storici e dal popolo meridionalista,risulta che dal 1861 ad oggi ha subito innumerevoli cambiamenti o sostituzioni di nomi e dediche.Basti pensare che le principali strade e piazze furono intitolate ai " falsi eroi risorgimentali " ,nomi attribuiti dai Savoia.Loro carnefici delle martoriate genti del sud e della fine del loro regno ( REGNO DELLE DUE SICILIE).Tra le tante denominazioni troviamo corso e piazza Garibaldi al tempo piazza 3 ottobre 1839 (data dell´inaugurazione della prima rete ferroviaria italiana voluta da re Ferdinando II),e denominata popolarmente piazza alla ferrovia.Piazza Cavour prima nota come Largo delle Pigne , poi via dei Mille prima Corso Gianbattista Basile e Piazza dei Martiri chiamata dai Borbone Piazza della Pace. Poi al corso  V.emanuele che tolse il titolo di corso Maria Teresa in onore della moglie di Ferdinando II di Borbone ed oltre che le tante vie , cupe e gradini a lui dedicati. A Cialdini quest'ultimo sanguinario luogotenente piemontese, protagonista di numerosi eccidi al Sud durante l’opera di unificazione del Paese,vi troviamo all’interno della Camera di Commercio in piazza Bovio il suo busto esposto.Notiamo ancora piazza principe Umberto  e la Galeria Umberto I.L´emiciclo dell´odierna piazza Dante portava invece il nome di Foro Carolino voluto dal sovrano Carlo III, incorniciato da 26 statue ancora presenti sulle ali del monumento celebrativo oggi conosciuto come Convitto Nazionale Vittorio Emanuele.Ricordiamo piazza San ferdinando con la statua eretta in onore di Ferdinando II oggi piazza trieste e trento.Anche la bellissima e famosissima p. del Plebiscito un tempo Largo di palazzo. Via Toledo Fu voluta dal viceré Pedro Álvarez de Toledo nel 1536 su progetto degli architetti regi Ferdinando Manlio e Giovanni Benincasa. Dal 18 ottobre del 1870 al 1980 la strada si è chiamata Via Roma in onore della neocapitale del Regno d'Italia. Fu il Sindaco Paolo Emilio Imbriani a deliberarlo, decisione impopolare che suscitò numerose reazioni contrarie, a cominciare da quella dello storico Bartolommeo Capasso che, nonostante fosse dichiaratamente a favore dell’unità d’Italia, definì la scelta «una denominazione che non ha guari, disconoscendosi la storia si è voluta in altro mutare».

In città si diffuse una strofetta che recitava: «Nu' ritto antico, e 'o proverbio se noma,
 rice: tutte 'e vie menano a Roma; 
Imbriani, 'a toja è molto diversa, 
non mena a Roma ma mena a Aversa» (ad Aversa si trovava infatti la prima struttura manicomiale in Italia, la Real Casa dei matti aperta nel 1813).Insomma, nelle oltre 3822 vie inserite nello stradario del Comune di Napoli tante, forse troppe strade inneggiano a personaggi risorgimentali, oggi visti con occhi diversi. Una modifica toponomastica con il semplice scopo di cancellare l' identita' e la storia di un intero popolo,di una citta'.

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Piazza Garibaldi = piazza 3 ottobre 1839

piazza Cavour = Largo delle Pigne

via dei Mille =  Corso Gianbattista Basile

Piazza dei Martiri = Piazza della Pace

corso  V.emanuele = corso Maria Teresa

piazza Dante = Foro Carolino

piazza Trieste e Trento = piazza San ferdinando

Piazza del Plebiscito = Largo di palazzo

 via Toledo = via Roma

 

 

 

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piazza Dante

 (ex foro Carolino)

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